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Ricci di mare in Salento: fermo biologico e divieto di pesca
Il mare e le spiagge del salento ospitano una straordinaria biodiversità, tra cui spiccano i ricci di mare, una specie molto apprezzata per il loro sapore unico. Tuttavia, per proteggere questa risorsa naturale, la pesca dei ricci è soggetta a regolamentazioni specifiche. In questo articolo, scoprirai tutto ciò che devi sapere sul fermo biologico, sui periodi di divieto e su quando sarà nuovamente possibile pescarli.

Il fermo biologico dei ricci di mare
Ogni anno, per garantire il ripopolamento della specie, viene introdotto un fermo biologico che vieta la pesca dei ricci di mare. Questa misura è fondamentale per consentire la riproduzione e preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino. Attualmente, il fermo raccolta dei ricci di mare è stato esteso fino al 2026, il che significa che la raccolta di questi echinodermi è completamente vietata per un lungo periodo.
Quando è vietata la pesca dei ricci di mare?
Con la nuova normativa, il divieto di pesca dei ricci in Puglia è in vigore fino al 2026. Durante questo periodo, la raccolta dei ricci è severamente proibita, e chi non rispetta il divieto rischia sanzioni amministrative e penali. Questa misura è stata introdotta per proteggere la riproduzione della specie e contrastare il sovrasfruttamento.
Quando finisce il divieto dei ricci di mare? e quando può tornare a pescarli?
La pesca dei ricci di mare sarà nuovamente consentita a partire dal 2026, ma sempre nel rispetto delle normative vigenti. Infatti, esistono limiti precisi sul numero di ricci che si potranno raccogliere:
- Pescatori professionisti: potranno raccogliere fino a 3.000 esemplari al giorno.
- Pescatori sportivi e amatoriali: il limite sarà di 50 esemplari al giorno.
Queste restrizioni mirano a evitare il depauperamento della popolazione di ricci, garantendo così la sostenibilità della pesca nel lungo periodo.

Perché il fermo biologico è così importante?
Il fermo biologico non è solo un’imposizione, ma un’opportunità per preservare il delicato ecosistema marino del Salento. Senza questa regolamentazione, il rischio di sovrasfruttamento sarebbe elevato, mettendo in pericolo non solo i ricci, ma anche tutte le specie che dipendono da loro per l’equilibrio marino.

Conclusione
Rispettare il fermo biologico e le norme sulla pesca dei ricci di mare è essenziale per garantire la sopravvivenza di questa specie e la sostenibilità della pesca nel Salento. Se sei un appassionato di ricci, ricorda di informarti sempre sulle normative in vigore e di rispettarle. Solo così potremo continuare a gustare questa prelibatezza senza compromettere l’ambiente marino.
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